In questa tavola ritroviamo elementi ripresi dal “Salvador Mundi” di Antonello da Messina (Londra, National Gallery), come il parapetto marmoreo e lo sfondo scuro. L’artista che ha eseguito il dipinto aveva senz’altro un’approfondita conoscenza anche dell’arte di Dürer, come testimoniano il sottile grafismo nella resa dei capelli e il nitore delle superfici. Il raffinato cromatismo della tunica invece, arricchito da riflessi cangianti, rimanda alla cultura lombarda, cui si pensa appartenesse l’autore dell’opera.