Il dipinto è un esempio raro e di grande qualità delle opere di soggetto sacro di Giovanni Paolo Panini. L'artista, infatti, è famoso soprattutto per i suoi dipinti profani, eseguiti dopo il trasferimento a Roma nel 1711: tele monumentali con celebrazioni di feste, vedute di rovine e interni delle pinacoteche dei più importanti collezionisti dell'epoca. In questa tela Gesù chiama Matteo, seduto al banco delle imposte e intento al suo lavoro di esattore, e lo invita a diventare uno dei suoi apostoli. L'artista descrive con grande abilità non solo i volti dei gabellieri, ma anche i panneggi delle loro vesti variopinte, e il grande drappo a strisce che li sovrasta.