Il dipinto è stato eseguito con l'intento di raggiungere effetti estremamente realistici con la tecnica ancora spagnoleggiante nel gusto delle dominanti delle ombre e del nero. Ispirata dal romanzo di Verga Storia di una capinera, la tela divenne subito celebre ed ammirata fin dalla prima e clamorosa affermazione pubblica di Grosso nel 1884. L'autore attraverso l'efficacia tecnica della larghezza della pittura e di un forte ed innato virtuosismo luministico, ottenne quel tanto ammirato effetto à sensation che gli era particolarmente congeniale: Prospettivata a triangolo con regia semplice di luci che divide in due la scena. L'intento verista non resta immune da un calcolato effetto scenografico grave e melodrammatico.