Il Coretto di Torchiara, acquisito a Parma nel 1894, era ubicato in origine nella cappella di San Nicodemo all'interno del castello di Torrechiara; fu eseguito su commissione di Pier Maria II Rossi, condottiero italiano nato a Berceto nel 1413. L’opera faceva parte degli arredi della “Camera d’Oro”, la stanza da letto di Pier Maria e della sua amante, Bianca Pellegrini per la quale il condottiero fece costruire tra il 1448 e il 1460 il Castello di Torrechiara a circa 18 km da Parma. La struttura del Coretto è composta da due pareti disposte ad angolo e permetteva - ai signori del castello - di assistere alle funzioni sacre separati dal resto dei fedeli; l'accesso era reso possibile da una porta che comunicava direttamente con una parete della cappella. Ogni parete è stata decorata con motivi di rosoni tardogotici e con lo stemma e gli emblemi di Pier Maria de' Rossi; vi si trovano anche i motti "Digne et in aeternum" e "Nunc et Semper". L'arredo del coretto termina con una cuspide a pianta esagonale con una decorazione a tarsia a motivo di vasi con fiori. In passato si riteneva che il coretto fosse stato realizzato poco dopo la metà dell'Ottocento utilizzando frammenti lignei quattrocenteschi, ma il recente restauro (2016) ha permesso di capire che la struttura è tutta originale. Certamente nel corso dei secoli il Coretto è stato oggetto di diversi interventi dovuti soprattutto al suo trasferimento dal Castello di Torchiara in diverse altre sedi (prima di essere acquistato dal Comune di Milano nel 1936, ha fatto parte di diverse collezioni private). Dal 1911 il castello di Torrechiara è considerato monumento nazionale tutelato dal Ministero per i beni e le attività culturali.
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