Databile alla metà del Cinquecento, questo antello evidenzia uno stile "arcimboldesco", in virtù della collaborazione tra l'autore dell'opera, il mastro vetraio tedesco Corrado de Mochis da Colonia, e Biagio e Giuseppe Arcimboldi, entrambi al tempo attivi presso il cantiere del Duomo di Milano. Fu con ogni probabilità il più giovane dei due Arcimboldi, Giuseppe, a realizzare il cartone preparatorio di quest'opera. Si suppone che l'antello fosse inserito nel finestrone absidale V21 del Duomo dedicato alle storie dell'Antico Testamento. Originariamente parte di una sequenza dedicata alla Creazione, il pannello raffigura Dio Padre (la figura in alto con la mitria) nell'atto di dare vita alle piante e ai vegetali. Suggestivo il bosco attraversato da un ruscello, la vegetazione rigogliosa emerge poeticamente grazie a tessere dai toni verde brillante. L'opera è attualmente esposta presso il Museo del Duomo di Milano.