La scena rappresentata è tumultuosa e orribile. Il greco Neottòlemo (o Pirro), figlio di Achille, fatta irruzione nella reggia, solleva in alto con la mano destra il pugnale e con la sinistra tiene per i capelli il vecchio Priamo, re di Troia. In primo piano si vede il corpo senza vita di Polìte, figlio di Priamo, appena ucciso. Il corpo esangue del giovane appoggia sullo scudo; l'elmo di questo e la lancia di Priamo giacciono confusi a terra. Le figlie supplicano per la vita del padre, alcune con le braccia tese, altre con il viso coperto per non guardare. La regina Ecuba, affranta dal dolore, appoggia il capo sul petto di una delle figlie.