In questo dipinto, di natura palesemente parodistica, vi è rappresentata la riconciliazione tra due membri del sodalizio, Gandais e de Notaristefani, dopo un finto litigio che viene sancita da un banchetto luculliano. L’opera è da considerarsi come summa delle abilità artistiche del Passaro che, con pennellate vigorose, rappresentò fedelmente non solo gli interni della sala ma anche i colleghi soci del Circolo, con i quali era abituato a trascorrere le giornate.