L’arazzo mostra sullo sfondo di un paesaggio ispirato al territorio piemontese, con un’ampia e luminosa vallata attraversata dal fiume con colline, boschi e villaggi, un pescatore intento a catturare prede nel fiume, accompagnato da due giovani donne con i loro bambini, mentre un viandante percorre un ponticello in pietra. Una scena idilliaca che stempera la dura realtà rurale con il tono popolaresco della ‘bambocciata’ e si intreccia al genere del ‘capriccio’ architettonico con l’inserimento del tempietto classico in rovina, secondo il gusto del Settecento voluto da Carlo Emanuele III di Savoia per il Palazzo Reale di Torino.
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