Le campagne di scavo intraprese nell'area pompeiana per volere di Carlo di Borbone a partire dal 1748 continuarono ancora nel corso dell'Ottocento, ispirando molti artisti italiani e stranieri che qui lavorarono per anni alla ricerca di una luce e di una spazialità cariche di suggestioni del passato. In questo dipinto Enrico Gaeta risente delle ricerche sugli effetti delle luce di Marco De Gregorio e dall'amore per la Pompei antica trasmessagli dal maestro Gigante.