Rappresentato a grandezza naturale, il cavaliere si staglia contro uno sfondo grigio i cui si distinguono soltanto alcuni elementi architettonici. L'elegantissimo abito nero, da cui trae origine il titolo del quadro, è dipinto con straordinaria finezza, in particolare nelle pieghe del panneggio e nei delicati passaggi di luce e ombra che ne animano la superficie. gli occhi sono puntati verso lo spettatore, mentre le mani, che stringono l'impugnatura della spada e un bordo dal corto mantello, risalgono con grande evidenza sul tessuto scuro. il dipinto appartiene alla serie dei più bei ritratti a figura intera eseguiti da Giovanni Battista Moroni. E' databile vero il 1567, nell'ultimo periodo di attività dell'artista, in cui la composizione, basata sui toni del nero e del grigio, si semplifica progressivamente e l'indagine della realtà diviene più penetrante e acuta.