"La solitudine" si colloca nell’ambito delle ricerche sul motivo della fanciulla immersa nel silenzio della natura che Fontanesi condusse sin dagli anni Sessanta in numerose opere. L’opera venne presentata alla Promotrice torinese del 1875, venne in seguito acquistata dal nobile reggiano Roberto Levi e, in seguito, donata al Municipio di Reggio Emilia. "La Solitudine" ha suscitato l’interesse di numerosi artisti e critici, da Giuseppe Pellizza a Thovez. L’opera venne selezionata per l’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 1901 (Solitudine, n. 5) e per la Mostra Commemorativa torinese del 1932.