La scultura Il minatore fu commissionata a Enrico Butti da Giovanni Azzarini per il monumento funebre del padre, facoltoso imprenditore che aveva fatto fortuna a Montevideo (Uruguay). La figura di un lavoratore delle miniere, che poggia tutto il suo peso su una carriola in un momento di abbandono, è delineata con impianto solidamente monumentale e attento studio anatomico specie nel busto e nelle spalle, deformate dalla fatica. Pur nella tesa plasticità dell’insieme, il bronzo offre numerosi spunti al gioco di luci e ombre.
A partire dagli anni Novanta dell’Ottocento il Minatore si affermò come esempio di arte sociale. La scultura fu così esposta in diverse città europee tra cui Budapest, Parigi e Vienna.
Il massiccio bronzo fu donato alla Galleria d’Arte Moderna dallo stesso artista nove anni dopo l’ideazione del modello, del quale costituisce dunque una fusione successiva.
Visual arts: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.