Madame rielabora il patrimonio formale del passato, attribuendo un senso nuovo e moderno a delle forme sopravvissute al passare del tempo, che ritrova all’interno di libri ed incisioni dell’800 e di inizio ‘900 che ricerca e colleziona pazientemente. Di passaggio a Roma, si è interessata alla rappresentazione del senso umano della pietà, cercando di immaginare una versione atea di un’iconografia che è quasi sempre intrisa di religiosità nell’immaginario cittadino, lasciandosi alla spalle tanto la statua di Michelangelo in Vaticano quando i ritratti pasoliniani di Ernest Pignon-Ernest apparsi sui muri di Roma nel 2015. Muovendosi sulla scia del pensiero dello storico dell’arte Aby Warburg (1866-1929), Madame si concentra sul significato delle forme visibili, per capire cosa dicono degli uomini e delle donne che le producono e le venerano, più che per osservare come rappresentano la realtà.