Il dipinto ritrae Dorotea Sofia di Neoburgo, figlia dell'Elettore Palatino del Reno, moglie del primogenito di Ranuccio II Farnese, Odoardo, morto prematuramente, fu duchessa di Parma e moglie di un altro Farnese, Francesco, dal 1695. Il ritratto è stato eseguito dal pittore genovese Giovanni Maria delle Piane, detto il Molinaretto, ritrattista ufficiale di corte. La duchessa, ritratta in età avanzata, indossa un ricco abito di velluto nero – colore del lutto – arricchito da fermagli in oro, brillanti e perle fissati sul corpetto, sulla spalla e sulle maniche. Il rango sovrano dell’effigiata è suggerito dai semipilastri sullo sfondo, dall’ampio drappo cremisi e dall’ermellino che fodera la veste. Forse il dipinto fu realizzato nei mesi invernali, a ridosso della morte del duca Francesco (26 febbraio 1727). Lo spirito forte e indipendente di Dorotea Sofia traspare dalla monumentalità della figura e dallo sguardo fermo e volitivo, ma anche dalla studiata posa delle mani: la destra stringe un ventaglio chiuso, e la sinistra trattiene l’ampia gonna.