Il dipinto ritrae Ranuccio II Farnese (1630-1694), figlio primogenito di Odoardo e Margherita de’ Medici, destinato giovanissimo, nel 1646, a succedere al padre come sesto duca di Parma e Piacenza per quasi cinquant’anni; una vita scandita da tre matrimoni e dalla nascita di ben sedici figli, dei quali solo sei sopravvissuti. La figura del duca, raffigurato presso una colonna, spicca sullo sfondo di un ampio tendaggio che si apre sul cielo. Malgrado l’età, Ranuccio all’epoca aveva poco più che trent’anni, il corpo è appesantito dalla pinguedine. Indossa un costume di foggia francese formato dal breve farsetto, quasi un bolero, con le maniche aperte a mostrare gli sbuffi voluminosi della camicia, e dal cosiddetto rhingrave o “girello”: una sorta di gonna-pantalone al ginocchio, con il cavallo molto basso, arricciata e rifinita in vita da balze e da nastri, detti “gabbadas”. Piatto sulle spalle è appoggiato il grande colletto d’organza con bordi finemente ricamati e nappe.
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