È l'omaggio di Antonio Presti a Pier Paolo Pasolini, alle sue opere, alle sue profezie, alla sua vita. L'ospite entra nella stanza attraverso una porta che si abbatte. Sulla porta è incisa una poesia profetica scritta da Pasolini (Alla mia nazione). Un testo che rivela la sua grande modernità di valori offesi e violati. Dopo aver calpestato l'iscrizione, l'ospite attraversa un lungo corridoio e, subito dopo un labirinto, trova la grande sala yemenita, impastata con paglia e fango: la stanza del "Fiore delle mille e una notte". La stessa poesia della porta principale è scritta in arabo lungo le pareti che delimitano lo spazio.