Meta è Trieste, nell’intento di individuare una possibile strada della riconciliazione fra tre popoli che hanno sofferto in anni più o meno recenti nel corso di varie temperie storiche: sloveni, croati e italiani. Il 13 luglio Riccardo Muti alza la bacchetta in piazza Unità d’Italia, davanti a diecimila persone, e dirige 360 giovani musicisti e coristi, conducendoli a eseguire il magnifico Requiem in do minore di Luigi Cherubini, in sintonia con il tema dell’intero festival ‘Ex tenebris ad lucem’. Commenta infatti il Maestro dopo il concerto: “Il Requiem che nel 1816 dissolse in musica il lutto e la tragedia della morte violenta dei reali di Francia, si è innalzato nel cuore di Trieste per dare pace e riposo a tutti i morti, a chi ha sofferto, ha subìto tragedie, perdite, fratricidi”. Un concerto reso straordinario anche grazie all’incontro tra le voci dei coristi italiani, sloveni e croati, sostenuti dai musicisti dell’Orchestra Cherubini, della Giovanile Italiana e delle Accademie di musica delle Università di Lubiana e Zagabria. Grande emozione suscita poi la presenza, su quel palco, del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, con quello sloveno Danilo Türk, e quello croato Ivo Josipovic’.