Dante Broglio (1873-1954) è considerato il miglior incisore veronese della prima metà del Novecento. Già dai primi lavori dimostra una particolare vocazione per il disegno inteso come traccia grafica, e prosegue nello studio sempre più accurato del patrimonio incisorio antico e contemporaneo. Giovanni Battista Piranesi e Rembrandt diventano i suoi modelli prediletti. Le sue opere introducono una comprensione lirica del paesaggio visto come soggetto nel suo aspetto fisico e storico, sviluppando la riproduzione con grande creatività. L'acquaforte "La sophora di San Rocco" è un esempio della sua puntuale qualità tecnica e della sua ricerca costante nel campo dell'incisione.