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Terza sala

Il Museo è stato inaugurato nel 1913

Teatro Alla Scala

Teatro Alla Scala
Milan, Italia

La terza sala del Museo è la sala del belcanto di primo Ottocento. Si affacciano alle pareti le primedonne
dell'età d'oro di Milano e della Scala. Vi si trovano, tra le due finestre, il dipinto raffigurante Isabella Colbran (prima moglie di Rossini nel 1822) nella Saffo di Giovanni Simone Mayr. Di fronte Maria Malibran, morta prematuramente per una caduta da cavallo, raffigurata nel costume della Desdemona rossiniana. Il quadro di Luigi Pedrazzi che la raffigura, sopra il pianoforte, nasconde un segreto: la cantante tiene in mano dei fiori le cui iniziali (camelia, acanto, rosa, luppolo, olea fragrans) formano la parola Carlo, ovvero il nome di Carlo de Bériot. (Charles Auguste de Bériot), violinista e compositore, che fu il grande amore della Malibran. La cantante fece dipingere il quadro proprio con l’intenzione di donarglielo, ma il pittore non fece in tempo a finire l’opera per consegnarla
alla cantante, la tenne nel suo studio e, passata in eredità alla sua famiglia, venne in seguito acquistata da Sambon. Nella stessa sala, cosiddetta dell'esedra (dalla forma a sei lati), e’ presente anche il busto in marmo del coreografo Salvatore Viganò.
A sinistra del pianoforte, nel ritratto di Gioacchino Serangeli, si può vedere la cantante Giuditta Pasta. Il suo debutto operistico alla Scala avviene con Norma di Bellini nel 1831: accolta con insuccesso alla prima (a causa di una stanchezza fisica della protagonista) l’opera risorse nelle recite successive, fino a divenire tra le più amate del repertorio. La sua celebre cavatina “casta diva” è stato cavallo di battaglia di molte interpreti, non ultima Maria Callas. A destra invece il ritratto di Giuseppina Ronzi de Begnis, anch’essa grandissima interprete di Bellini ma soprattutto di Donizetti.
In una delle due vetrine a muro la miniatura raffigurante Giuseppina Grassini. Era tra gli oggetti più preziosi messi all’asta a Parigi da Sambon. Venne iprodotta sulla copertina della prima guida del Museo, nel 1913.
La Grassini, qui ritratta nella Didone di Paër da Ferdinando Quaglia su commissione di Napoleone, fu cantante ammiratissima in tutta Europa, amante del Bonaparte ma anche (dopo la sua caduta) del Duca di Wellington.

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  • Titolo: Terza sala
  • Data di creazione: Il Museo è stato inaugurato nel 1913
  • Sede: Museo Teatrale alla Scala
Teatro Alla Scala

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