Presentata alla prima Triennale milanese del 1891, accanto a Maternità di Gaetano Previati, Le due madri è una delle opere più celebri e discusse di Segantini e sancì l’affermazione del nuovo rivoluzionario movimento della tecnica divisionista. Questa scena di genere, solo apparentemente tradizionale, costituisce il primo passo di Segantini verso una pittura cosiddetta di idee in cui la donna con il bambino e la mucca con il vitello sono elevate a simbolo universale della maternità.
L’effetto studiato della luce artificiale, nella resa della stalla illuminata dalla lanterna, conferisce all’umile episodio un’intensità che solo la tecnica divisionista poteva raggiungere. Basata su una profonda e sentita osservazione veristica, la scena è resa mediante filamentose pennellate di colore diviso con applicazione del colore puro direttamente sulla tela. L’effetto finale è un’opera il cui significato va oltre l’apparenza del reale, aspirando a essere immagine universale dell’origine della vita.