Davvero sorprendente la figura di Cristo, tale da lasciare incredulo e sbigottito San Giovanni, non manca di carpire il nostro sguardo nel suo affascinante isolamento al centro di una rosa di minuscole teste di cherubini, i quali si stagliano in una luce dorata che si affievolisce via via, in virtù dello sfumato, verso il centro del cielo sino a trascolorare in un lume diafano del quale è possibile misurare la corposa densità della materia pittorica. Mirabile sintesi, questa, del maestro; egli grazie alla commistione di luce-colore materia, perviene nella figura di Cristo e dei cherubini, e più sotto degli apostoli e degli efebi, ad un’inedita definizione formale.