La Biblioteca Monumentale del monastero di San Giovanni Evangelista veniva edificata nel 1523. Tale spazio rispondeva alle rinnovate esigenze di studi e approfondimenti teologici dei monaci benedettini a seguito dell'ingresso del monastero nella Congregazione di Santa Giustina. San Giovanni, infatti, rientrava fra le sedi che avrebbero avuto la funzione di scuola e sostegno didattico-spirituale. L'ideatore del ciclo iconografico della Biblioteca fu l'Abate Stefano Cattaneo da Novara, abate del monastero di San Giovanni Evangelista, che diede avvìo al ciclo di affreschi della biblioteca. Al proposito vennero incaricati, come si legge nel rogito notarile del 26 agosto 1574, i bolognesi Giovanni Antonio Paganino ed Ercole Pio. Un cartiglio dipinto al di sotto della della cronologia dei Re d'Israele indica il termine dei lavori "Anno Domini 1575 Parmae". La fonte principale utilizzata per gli affreschi è la "Biblia Sacra Hebraice, Chaldaice, Graece et Latine" curata da Benito Arias Montano per Filippo II (e per questo anche detta "Biblia Regia"), stampata nel 1572. All'interno della Biblioteca sono conservati alcuni fra i preziosi codici miniati Quattro e Cinquecenteschi che appartengono al monastero.