La composizione è chiaramente leonardesca nella struttura piramidale delle due figure, nelle mani affusolate della Madonna e nella torsione del Bambino. Agli inizi della sua carriera, il Giampietrino si ispirava quasi esclusivamente a Leonardo. Sul verso di questa tavola è dipinto, infatti, un icosidodecaedro, un poliedro formato da dodici pentagoni regolari e da venti trinagoli equilateri. Questo complicato solido era tra i disegni di Leonardo nel Codice Atlantico. Il dipinto, eseguito tra il 1510 e il 1515, conferma la fedeltà dell'artista milanmese al maestro: l'abbinamento dei due soggetti è, infatti, insolito e curioso e dimostra la modernità culturale del Giampietrino e la sua familiarità con gli studi scientifici leonardeschi.