La macchina progettata da Leonardo, era pensata per automatizzare l’operazione di ritorcitura del filo, ovvero la fase, successiva alla binatura, in cui le fibre tessili vengono ritorte per dare più resistenza al filato. L’innovativo congegno, probabilmente ideato per le lavorazioni domestiche, doveva funzionare senza essere alimentato a mano dalla filatrice ed evitare accumuli di filo sulla bobina.
La grande ruota, azionata dalla manovella, è collegata da una cinghia all’albero su cui è fissato il rocchetto di filo binato. Questo, passando attraverso un’altra rotella, si torce e infine si avvolge sulla bobina più grande. Per una distribuzione uniforme del filato, la bobina compie anche un movimento di va e vieni dovuto ad un ingegnoso sistema di trasformazione del moto rotatorio della ruota principale in moto alternato.
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