I due paraventi presentano Tigre e Drago, esseri evocatori rispettivamente della Terra/materia e del Cielo/spirito, in un’atmosfera tempestosa resa con larghe e vigorose pennellate. La tigre avanza su un terreno accidentato tra rocce e pini loricati. Il drago emerge dalle nubi sopra un mare di acque ribollenti. L’abbinamento drago-tigre ('ryūko') fu particolarmente amato dagli artisti giapponesi, e ricorre in molte coppie di dipinti del periodo Edo. Queste creature hanno un alto valore simbolico complementare nella cosmologia dell’Asia orientale: primavera e autunno, Est e Ovest, 'yang' e 'yin', Legno e Metallo, ecc.
La firma e il sigillo, così come lo stile e la qualità pittorica fanno attribuire questi paraventi alla scuola di Kishi Ganku (1756-1838) e almeno in parte al maestro stesso, famoso soprattutto come pittore di tigri (un suo dipinto dal titolo 'Tigre e Onde' è conservato al British Museum). La firma su entrambe le opere fa riferimento al titolo di governatore onorario della provincia di Echizen, acquisito da Ganku come pittore di corte nel 1804.