Calco in gesso da un originale in marmo di Apollonio di Atene della metà del I secolo a.C., conservato presso i Musei Vaticani. L'originale raffigurerebbe Filottete, l'ero sofferente abbandonato a Lemno che attende il ritorno dei compagni. Un calco del torso entrerebbe in Accademia Clementina nel 1727, grazie all'impegno del generale Marsili. Almeno dal 1811, secondo i documenti fino ad ora rinvenuti, sarebbe presente un secondo calco: il primo è annoverato fra le opere di proprietà della città di Bologna, il secondo tra i materiali acquistati dalla Reale Accademia dal momento della sua istituzione. Due esemplari sono documentati anche sul finire dell'Ottocento.