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Complesso trasmittente per radiodiffusione in modulazione d’ampiezza (AM), installato a Siziano (PV) dell’EIAR e in funzione dal 1932 al 1971

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Milano, Italia

Questo impianto aveva il compito di diffondere il segnale proveniente dagli studi radiofonici di Milano. Il trasmettitore generava onde radio di grande intensità attraverso un circuito a valvole. Queste onde venivano modulate con la voce dei conduttori raccolta dai microfoni dello studio situato a Milano, presso gli uffici dell'EIAR di via Gorradini. Il segnale proveniente dagli studi giungeva a Siziano attraverso un cavo interrato e si combinava con il segnale generato dal trasmettitore. I segnali radiofonici così ottenuti venivano diffusi da un'enorme antenna composta da due tralicci alti circa 100 metri e potevano essere captati in tutto il nord Italia. In Italia, il monopolio statale delle radiodiffusioni inizia nel 1924 con la nascita dell'Unione Radiofonica Italiana (URI), che diventa poi Ente Italiano Audizioni Radio nel 1928 e Radio Audizioni Italiane (RAI) nel 1946. La stazione di Siziano è l'undicesimo impianto dell'EIAR, voluto dal governo fascista, che vedeva nella radio un potente mezzo di propaganda. Nel 1971 l'impianto a valvole è stato sostituito da un trasmettitore di nuova generazione. La stazione di Siziano è oggi l'ultima stazione nel nord Italia che diffonde in onde medie (900 kHz) e in modulazione d'ampiezza (AM) le trasmissioni di Rai Radiouno.

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  • Titolo: Complesso trasmittente per radiodiffusione in modulazione d’ampiezza (AM), installato a Siziano (PV) dell’EIAR e in funzione dal 1932 al 1971
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