Una delle tute di volo dell’astronauta Samantha Cristoforetti, prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). È stata indossata nel corso della missione Futura dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che ha visto impegnata l’astronauta tra il 23 novembre 2014 e l’11 giugno 2015, per un totale di 199 giorni nello Spazio. In particolare è stata utilizzata all’arrivo sulla Stazione Spaziale Internazionale il 24 novembre 2014 e durante il successivo collegamento audio-video con la Terra.
Secondo l’usanza, sulle tute degli astronauti vengono cuciti gli stemmi e gli emblemi relativi alla missione e alle agenzie spaziali coinvolte. In questo caso i riferimenti sono all’Agenzia Spaziale Europea (ESA), al volo Soyuz TMA-15M che ha portato nello Spazio Samantha Cristoforetti e alle spedizioni ISS Expedition 42 e 43, le due cui ha partecipato l’astronauta. Non mancano ovviamente il nome e la bandiera che ne ricorda la nazionalità.
Solitamente immaginiamo le tute spaziali come grosse, bianche e ingombranti. In realtà questo tipo così voluminoso è utilizzato solo durante le fasi di lancio e rientro a terra e per le attività extraveicolari, ossia le operazioni svolte all’esterno della Stazione nello spazio vuoto.
A bordo della Stazione gli astronauti indossano invece speciali tute leggere come questa, che ricorda una normale tuta da ginnastica, oppure capi pratici e comodi, come magliette e pantaloncini.