Due attori di teatro 'kabuki' interpretano due 'samurai', Ōtomo no Yamanushi e Hanya Gorō. La posa assunta e l’acconciatura dei capelli – sembra che portino il 'kurumabin', una parrucca con i capelli sporgenti ai lati – fanno pensare ad una rappresentazione in stile 'aragoto', caratterizzato da una recitazione esasperata e ampollosa, da parole roboanti, da espressioni di forza e di rabbia. I costumi degli attori, inoltre, sono quelli solitamente indossati nella famosa scena chiamata 'shibaraku' (“un momento”), dalla parola che viene pronunciata all’entrata in palcoscenico. La figura accovacciata in primo piano è riconducibile all’attore Ichikawa Danjūrō IV, sia per la fisionomia del volto, sia per i due grandi stemmi ben visibili sull'abito portato a mantello: questo 'mon' raffigura tre misure di riso stilizzate con dei quadrati concentrici. La scena sembra bloccata mentre Danjūrō si gira a guardare l'attore alle sue spalle, quasi certamente Nakamura Nakazō I, in posizione minacciosa e armato.
Esiste una stampa del 1770 di Katsukawa Shunshō che rappresenta lo stesso tema con un’identica composizione, solo speculare. Si tratta del dramma 'Nue no mori ichiyō no mato' (鵺の森一陽の的) rappresentato al teatro Nakamura il primo giorno dell'undicesimo mese del 1770.