Centinaia di occhi che ti guardano e ti scrutano in un lungo corridoio affollatissimo, accesi colori in contrasto con il candore delle pareti. Questi personaggi che da lungo tempo accompagnano la ricerca artistica dell’artista torinese Galo, nascono dà un’unica lunga e continua linea che tra curvature e interruzioni spigolose da vita a questi personaggi, apparentemente tutti uguali ma profondamente diversi. Incalcolabili nel numero questi personaggi si appropriano dello spazio, pronti a scrutare gli spettatori. L’arte che si è osservata lungo tutto il percorso della dogana ora è pronta a contraccambiare lo sguardo: da osservatori a osservati lo spettatore è chiamato ad attraversare il lungo corridoio senza alcun timore.
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