to di vista formale tanto o de-
terminante nei suoi risultati il
valore di una condizione parti-
colare di vita e di coscienza.
D'altra parte a questo valore
non si può ricondurre pura-
mente e semplicemente la sua
attività. In fondo, la lentezza e
la rarità delle realizzazioni di
van Velde è anche in relazione
con la sua estrema coscienza
formale che lo rende oggi, for-
Se più di chiunque altro, in
possesso di un linguaggio pit-
Lorico articolato. La dillicoltà,
ma certo non l'impossibilità,
di trovare i riferimenti di ques
sto linguaggio sta nel fatto che
la sua assimilazione di una ci-
viltà pittorica non avviene se-
condo quella esteriore intelli-
genza formale con cui gli at
tuali esponenti della Scuola di
Parigi hanno assunto la lezione
del primo cinquantennio d'arte
francese. In loro essa appare
distaccata rispetto alle ragioni
profonde dell'operare artistico:
la realtà è scontata in par.
lenza e non invece all'origine
dell'invenzione formale che si
svolge per proprio conto, in
una specie di perfezione acca-
demica, dove la forma cerca
la propria giustificazione piena
ignorando le insuflicienze della
situazione. Il linguaggio pitto-
rico di Bram van Velde ha que
sto di eccezionale, che non
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sulta dalla comprensione di
una realtà presupposta (come
in Matisse o Picasso o Klee).
ma di una esperienza vissuta.
Di qui le ragioni della singo-
lare precocità e insieme lentez.
za del percorso artistico di van
Velde che solo al momento di
prendere pienamente atto, in-
torno ai cinquant'anni, dello
scacco come della conclusione
evidente della propria espe-
rienza di vita, dà i suoi risul-
tati più alti in una convinzio-
ne, superiore a ogni dubbio, di
aver vissuto e lavorato nell'u
nica maniera positiva: salva-
guardando a tutti i costi l'inte
grità della propria sostanza in
dividuale
Molto probabilmente gli
stata determinante l'iniziazione
pittorica nell'ambito espressiu
nista che, all'inizio del secolo,
aveva operato in una intenzio-
ne analoga, tendendo a ricon-
durre ogni contenuto dell'espe
rienza a una esasperata sogget-
tività, ma mentre nell'espres
sionismo questo atteggiamento
in gran parte scaturiva da una
ipotesi di cultura, in Bram van
Velde la realtà stessa, come ul-
tima ratio, ne definisce la ve-
rità, dettandogli, quale dato
necessario, il suo linguaggio.
Ma se il linguaggio di van Vel-
de ha acquistato poi una co-
scienza di sé che l'espressioni-
tempera, cm 75 x 54
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