Vaso di ottone decorato a smalti cloisonné. Quella degli smalti cloisonné una delle voci più importanti dell'artigianato di lusso cinese, la cui tecnica fu importata dall’Occidente nel 14° secolo.
La particolarità della tecnica del 'cloisonné' nasce dalla difficoltà di ottenere un attacco sicuro tra smalto e metallo. Si dovette ricorrere perciò alla tecnica di formare tante piccole celle che venivano riempite con lo smalto.
Fatto l'oggetto di bronzo o di rame, vi si incollano sopra i fili di bronzo o rame o argento o oro, già in precedenza preparati nella forma della decorazione che si vuole ottenere. Poi vi si sparge sopra fine polvere d'argento e si riscalda l'oggetto. L'argento fonde e fa aderire i filamenti al supporto. A questo punto l'artista prende i vari colori e li colloca nelle rispettive cellette. I colori, sostanze vetrose ridotte in fine polvere e mescolate con acqua, vengono applicati col pennello. Riposto il pezzo nella stufa si fa liquefare il vetro. Questa operazione va ripetuta varie volte perché la pasta vetrosa si ritrae alla cottura.
Nel Museo dal 1901.