Nel 1959, Melotti iniziò a lavorare in materiali leggeri e flessibili come l'ottone, l'acciaio e il rame, per creare costruzioni tridimensionali, eteree, simili a fili. Il lirismo di Melotti può essere visto nella scultura La pioggia, caratterizzata da un movimento contrappuntistico che ricorda gocce d'acqua cadenti e gli spruzzi che ne derivano che si librano nell'aria. L'artista tratta la scultura come una partitura visiva, l'equivalente di una frase musicale costruita secondo regole contrappuntistiche. Le sue sculture in metallo, a causa della specificità del materiale, si prestano meglio a questo trattamento, come si vede in Confronto (Confronto). Quasi senza corpo, la scultura è composta da linee, elementi filiformi e vibranti posti in relazione dinamica l'uno con l'altro. Il "confronto" avviene tra le diverse direzioni assunte visivamente dalle tre linee in acciaio che compongono il lavoro.