Raffigurazione di un tema particolarmente caro alla cultura arcadica del Settecento, questo piccolo gruppo in cera policroma è capolavoro di grazia e sensualità. Tradizionalmente, del mito di Venere e Adone era raffigurato l’episodio della morte del giovane e del conseguente dolore della dea, quasi a monito per chi troppo ama; l’artista sceglie invece di rappresentare l’attimo dell’innamoramento, secondo un gusto pienamente rococò che molto ha a che spartire con la pittura di Boucher o di Falconet, così da far supporre che il ceroplasta fosse di origine francese.