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Vertigo Sea

John Akomfrah2015

la Biennale di Venezia - Biennale Arte 2015

la Biennale di Venezia - Biennale Arte 2015
Venezia, Italia

John Akomfrah
Nato ad Accra, Ghana, nel 1957.
Vive e lavora a Londra, UK.

John Akomfrah è noto come membro fondatore del Black Audio Film Collective (BAFC), un laboratorio cine-culturale inglese che ha prodotto film, video e presentazioni di diapositive in risposta alle crescenti tensioni razziali che hanno caratterizzato il Regno Unito nel corso degli anni ottanta. Il collettivo venne fondato nel 1982, un anno dopo le tristemente celebri sommosse di Brixton, durante le quali le proteste di South London per la disparita economica e la discriminazione razziale sfociarono in aspri scontri con la polizia locale durati parecchi giorni. La violenza politica e l’urgenza sociale di quei giorni hanno avuto grande influenza sulla missione e sulle iniziative del gruppo.
I membri del BAFC hanno portato le loro diverse esperienze in fatto di sociologia, psicologia e arti nel loro approccio sperimentale alla realizzazione di film, un approccio che tradiva una condivisione molto stretta della teoria postcoloniale e semiotica. Opere quali Expeditions (1985) e Handsworth Songs (1986) combinavano e montavano insieme spezzoni di filmati contemporanei e d’archivio, discorsi politici, immagini dell’era coloniale e testi filosofici per presentare narrazioni non lineari e frammentarie in grado di collegare l’imperialismo britannico, l’immigrazione del dopoguerra e il razzismo contemporaneo. Handsworth Songs, per esempio, era rivolto agli appoggi strutturali dei disordini razzisti moderni e al modo problematico con cui quegli eventi venivano presentati dai mezzi di informazione tradizionali, preoccupazioni condivise con importanti teorici della cultura come Stuart Hall e Paul Gilroy.
In tutte le sue opere Akomfrah fa ampio uso del montaggio come ulteriore gesto di appropriazione, riflettendo uno stile che lui stesso definisce “estetica del riciclo”. Il suo contributo alla Biennale di Venezia 2015, intitolato Vertigo Sea (2015), utilizza questo approccio combinando materiale d’archivio con nuove riprese e realizzando un’opera ispirata a due libri: Moby Dick (1851) di Melville e Whale Nation (1988) di Heathcote Williams. Influenzato dalle interpretazioni poetiche dei “mari sublimi”, il film di Akomfrah mette in scena l’oceano come zona di contatto: un luogo di scambi, ibridazioni e transitorietà.
Vertigo Sea è rivolto inoltre alle “economie morali” che sono in gioco nel rapporto preoccupante fra gli esseri umani e il loro ambiente, definito da avidità, terrore e dall’utilizzo della vita naturale come risorsa per ottenere profitti commerciali e guadagni personali. Il mare diviene la metafora delle concezioni instabili di identità e consapevolezza emotiva, illustrate da splendidi paesaggi marini o dalla documentazione delle azioni distruttive dell’umanità.

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  • Titolo: Vertigo Sea
  • Creatore: John Akomfrah
  • Data di creazione: 2015
  • Diritti: Courtesy l'artista e Smoking Dogs Films, Foto di Alessandra Chemollo; Courtesy: la Biennale di Venezia, con il supporto di Ford Foundation; British Council; Sharjah Art Foundation; BBC Natural History Unit; British Film Institute; Arts Council of England; Baltic Arts Centre, Svezia; Bildmuseet, Svezia; Tyneside Cinema Gallery
  • Materiale: videoinstallazione in HD 2K a tre canali, colore, suono surround (48' 30")
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