Nei quattro spazi a fianco delle due porte della Biblioteca sono rappresentate le "sacre fabbriche", vale a dire costruzioni assai significative per la storia di Israele e perciò particolarmente studiate dai monaci per la loro importanza storica e, soprattutto, simbolica. La raffigurazione del Tempio di Gerusalemme è copiata dal Libro VII degli Apparati della Bibbia del Montano, che offrì al Cattaneo uno strumento modernissimo (gli affreschi furono iniziati non più di due anni dopo la pubblicazione). Tale apparato, riprodotto nella Biblioteca, intendeva sicuramente unire all'aspetto didattico, ovvero la possibilità per chi studiava le Scritture di meglio apprendere grazie all'illustrazione visiva i testi biblici spesso di difficile interpretazione, quello simbolico. Si trattava, in altri termini, di rappresentare nello spazio privilegiato della biblioteca gli aspetti fondamentali della sapienza divina. Il Tempio di Gerusalemme è raffigurato, in pianta e prospettiva, a destra della porta sud insieme ad alcune incisioni, tutte tratte dal volume VII della Bibbia del Montano.