La decorazione del soffitto risale all'epoca napoleonica. Nel 1812 Felice Giani dipinse al centro una vivace scena di sacrificio presso due altari dedicati alla Pace e a Giano (quest'ultimo anche in riferimento al cognome del pittore). Nel programma iconografico studiato per questa sala, la pace è esaltata come condizione necessaria allo sviluppo delle arti e della cultura, per questo Giani aveva dipinto all'interno dei cassettoni del soffitto anche quattro personificazioni delle Arti, sostituite nel 1903 dagli specchi visibili oggi.
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