Sulla strada rivierasca che collega Sarnico a Predore sorge la grande Villa Surre, fatta costruire da Luigi Faccanoni in pieno stile modernista dei primi anni del Novecento. Collegata al lago da una passatoia metallica sopraelevata, la sontuosa dimora è circondata da un parco rigoglioso e suggestivo, con grotte artificiali e ingresso a esedra. La mole rettangolare dell’Edificio è interamente rivestita di pietra bianca ; la facciata rivolta verso il lago è impreziosita da grandi altorilievi in cemento di Ernesto Bazzaro e termina con una fascia in cotto decorato posta sotto la gronda a guscio.
Posizionato al centro della facciata, l’ingresso principale è costituito da una pensilina balconata con ampie scalinate laterali. La parte esterna della villa è in buone condizioni, ad eccezione delle decorazioni in cotto che appaiono purtroppo corrose e alterate dall’inquinamento atmosferico. La villa si configura come un insieme di rara eleganza, in cui elementi di ispirazione medievale si coniugano romanticamente ad altri di matrice rinascimentale e manierista: la torre a loggia, il rivestimento in pietra bianca combinato con le architravi delle finestre in pietra grigia, le decorazioni sottogronda in cotto, le grotte artificiali, l’ingresso posteriore sottolineato da piccoli obelischi. Gli elementi in ferro battuto sono opera di Alessandro Mazzucotelli e in essi si nota uno stretto legame con i motivi decorativi degli altorilievi in cemento: ciò a sottolineare la concezione unitaria degli interventi decorativi, concepiti dagli artisti del Liberty come un tutt’uno. Villa Surre è una delle cinque opere architettoniche in stile Liberty nel Comune di Sarnico.
Tutta la storia dell'Edificio si può leggere nella monografia "Giuseppe Sommaruga (1867-1917). Un protagonista del Liberty", a cura di Andrea Speziali, CartaCanta editore 2017.