Nel 1914 il villino verrà acquistato da Giuseppe di Stefano che diede incarico ad Ernesto Basile di ristrutturarlo e arricchirlo. L’architetto interviene sull’opera paterna, affiancando al corpo di fabbrica principale una merlettata torre ottagonale che ne alleggerisce, movimentandola, la volumetria, e di cui affidò il decoro al pittore Salvatore Gregorietti.
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