Il violino è in condizioni completamente originali, a eccezione della vernice: lo strumento è stato riverniciato nel 1940 nella bottega liutaria Bisiach di Milano. Il fondo, le fasce, il manico e la testa sono realizzati in acero. La tavola è, come di consueto, in due pezzi d'abete. Un materiale inusuale è stato utilizzato invece per la parte nera del filetto, il fanone di balena. Prima di dedicarsi completamente alla costruzione di strumenti ad arco Stefano Scarampella ha lavorato come carpentiere. Nel 1902 ha ereditato il laboratorio del fratello Giuseppe (1838-1902) del quale è stato anche allievo, come è scritto sull'etichetta contenuta all'interno di questo violino.