Questa magnifica statua, di elevata qualità, mostra indubbiamente Virgilio in cattedra, secondo la tradizione che attribuiva al nato di Andes non solo doti di eccelso poeta ma anche capacità di insegnamento universale. Intenso è il dibattito fra gli studiosi in merito all’origine e all’autore di questo ritratto. È scontata oggi la sua datazione al periodo medioevale. L’artefice è certamente un Maestro Campionese, il che tuttavia non aiuta a precisare il suo stile, poiché le maestranze provenienti dalla zona tra Como e il Canton Ticino non possedevano tipologie artistiche comuni. Alcuni hanno sottolineato i legami con il romanico modenese, altri con quello bolognese, altri con quello parmense. La soluzione più accreditata attribuisce l’opera agli anni immediatamente posteriori al 1180. Quanto alla sua sede originaria, la scultura sembra si trovasse dopo il quattordicesimo secolo all’interno del Palazzo della Ragione, da cui fu rimossa nel 1853 per essere trasportata presso l’Accademia Virgiliana, quindi nel 1915 a Palazzo Ducale.