Villa Barilla, posta sulle prime colline di Salsomaggiore terme, si trovava a poca distanza di Villa Fonio, che Riccardo era solito frequentare. Il padrone di casa, Arturo Fonio, suggerì a Galileo Chini di inserire un riferimento alla pasta nel ciclo pittorico che stava realizzando per lui nella taverna, in onore dell’amico Riccardo Barilla. Ne nacque questa divertente vignetta con paffuti angioletti che portano in trionfo tra le nubi un piatto colmo di spaghetti Barilla.
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