". L'unica cosa che rimane negli intermezzi dell'implacabile attesa sono i ricordi che abbiamo. Sono sempre presenti, non ci tradiscono mai, tranne quando glielo permettiamo. Le persiane e i davanzali bianchi incorniciano il nero della camera vuota e tranquilla, riempita dall'ansia e dell'attesa che appare e scompare. Per quanto sbagliato possa essere, il ruolo passivo della donna è dettato dalla tradizione e la storia montenegrina. È lei quella che attende, intrappolata in una passività paralizzante, mentre Lui, il "predatore" invisibile, è il protagonista dell'azione, colui che decide in tutte le questioni della vita. La donna è un sostegno sensibile e sicuro della manifestazione della potenza del principio maschile. Tutto il palcoscenico della vita del Mediterraneo dimostra una simile divisione stereotipata dei ruoli."
Anastazija Miranovic