Basta vedere i Berlin Kidz calarsi con una fune dai tetti di Berlino per dipingere illegalmente dei palazzi, osservare le maschere dipinte della loro tribù metropolitana, guardarli cavalcare i vagoni della metropolitana mentre rischiano la loro vita, per capire che i graffiti non sono più un gioco da ragazzi come negli anni ‘80. Al pari del surf, dello snowboard o del mountain biking, i graffiti sono diventati uno sport estremo praticato tanto per piacere, quanto per sentire scorrere l’adrenalina nelle proprie vene. Col tempo, si sono strutturati, hanno dato vita ad una vera e propria industria che produce bombolette, streetwear, eventi, ma le regole del gioco sono cambiate poco o nulla. Tutto si basa ancora sulla capacità di far girare il proprio nome: getting up. Per questo, in un mondo che si divide tra il reale e il digitale, tra la città e gli schermi, i Berlin Kidz producono regolarmente delle fotografie e dei video per il web, appropriandosi i codici dei video di sport estremi.