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Yellow Dots B

Yayoi Kusama1993

MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo

MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo
Roma, Italia

Yayoi Kusama, considered one of the precursors of Pop Art, works with a great variety of expressive media such as painting, collage, sculpture, performance and installation. From the outset of her career, the Japanese artist has covered every surface – canvases, walls, floors, everyday objects but also the nude bodies of performers – with dots of various dimensions. Her “infinity nets” are perhaps the most-well known characteristic of her works and also feature in Yellow Dots B. “The red, green and yellow dots”, writes Kusama, “ may represent the earth, the sun or the moon… I paint dots on the bodies of people and with these dots they can annul themselves and return to the nature of the universe." The artist’s obsession with dots, along with floral motifs, derives from the hallucinatory visions she suffered during adolescence.

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  • Titolo: Yellow Dots B
  • Creatore: Yayoi Kusama
  • Durata della vita dell'autore: 1929
  • Nazionalità dell'autore: Japanese
  • Luogo di nascita dell'autore: Tokyo
  • Genere dell'autore: Male
  • Data: 1993
  • Dimensioni reali: w61 x h68,6 x d10,2 cm
  • Tipo: acrylic on papier-mâché and wood
  • Link esterno: http://maxxisearch.fondazionemaxxi.it/maxxi/opereArte/opereSchedaOpera/IT-MAXXI-OA0001-0000286
  • Description (Italian): Yayoi Kusama, considerata tra i precursori della Pop Art, lavora con una grande varietà di mezzi espressivi come pittura, collage, scultura, performance e installazione. Dall’inizio della sua carriera, l’artista giapponese ricopre ogni superficie - tele, muri, pavimenti, oggetti d’uso comune ma anche corpi nudi di performer - con punti di diverse dimensioni, gli “infinity nets”, che sono il tratto più conosciuto delle sue opere e che connotano anche Yellow Dots B. “I punti rossi, verdi e gialli – scrive Kusama – possono rappresentare la terra, il sole o la luna […]. Dipingo pois sui corpi delle persone e con questi pois esse possono auto-annullarsi e tornare alla natura dell’universo”. L’ossessione dell’artista per i puntini, così come per le fantasie di fiori, ha origine dalle visioni allucinatorie di cui ha sofferto durante l’adolescenza.
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