Sonia Leber & David Chesworth
Sonia Leber, nata a Melbourne, Australia, nel 1959.
Vive e lavora a Melbourne.
David Chesworth, nato a Stoke-on-Trent, UK, nel 1958.
Vive e lavora a Melbourne, Australia.
Sin dall’inizio della loro collaborazione nel 1996, gli artisti Sonia Leber & David Chesworth creano installazioni, video e audio, immersive, che esplorano la comunicazione pre-linguistica e il linguaggio architettonico. I loro video estrapolano la narrazione sociale impressa nelle forme architettoniche, grazie all’interpretazione del loro simbolismo e all’esplorazione della loro capacita di influenzare il comportamento dell’individuo. Almost Always Everywhere Apparent (2007), ad esempio, utilizza l’idea di un osservatore invisibile per rivelare le caratteristiche comuni tra la funzione architettonica della cattedrale e quella del panottico. Inoltre, recenti installazioni audio dei due artisti esaminano la natura della comunicazione tra le specie (We, The Masters) (2011) e il potere di una voce sintetica e senza connotazione sessuale, che trasmette istruzioni (This Is Before We Disappear From View) (2014).
L’installazione Zaum Tractor (2013) alla 56. Biennale di Venezia esplora la tensione tra liberta individuale e beni comuni in Russia, che ha raggiunto il suo apice con il collasso dell’Unione Sovietica nel 1991 e la sua successiva transizione da un’economia pianificata centralmente a un libero mercato. Filmato in Russia meridionale, il video a due canali sovrappone letture di poesie “zaum” con eventi sociali e spazi teatrali. Il termine “zaum” fu inventato dal poeta futurista russo Aleksei Kruchenykh (1886-1968), che lo utilizzava per riferirsi al linguaggio “transrazionale” dei suoi versi. Kruchenykh si immaginava la riscoperta di un linguaggio primigenio universale, in cui i suoni dovevano esprimere, piuttosto che significare, i loro referenti. Fu presto chiaro che questo sogno di comunicazione universale sarebbe rimasto irrealizzato, poiché soltanto altri futuristi riuscivano a capire i suoi scritti. La poesia senza significato di Zaum Tractor, letta a Rostov sul Don con il Teatro Gor’kij (a forma di trattore) sullo sfondo, contrasta con l’inequivocabile simbolismo dell’edificio, che a sua volta rappresenta un altro esplicito tentativo di linguaggio universale.