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Zepheth, Whale Oil from the Hanging Gardens to You, Shell 3

Ayoung Kim2015

la Biennale di Venezia - Biennale Arte 2015

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Venezia, Italia

Kim Ayoung
Nata a Seul, Corea del Sud, nel 1979.
Vive e lavora a Londra, UK.

L’installazione sonora Zepheth, Whale Oil from the Hanging Gardens to You, Shell 3 di Kim Ayoung è un intenso esperimento di struttura sintattica e disordine grammaticale, realizzato a più voci, comprese quelle di performer vocali, attori e persone comuni. La parola ebraica “zepheth” indica la forma liquida della pece, un sottoprodotto del petrolio, del gas propano e del carbone. Le parole del titolo quali “zepeth”, “oil”, e “shell”, indicano il rapporto dell’opera con il petrolio – la ricchezza della nostra epoca – e la storia del Medio Oriente.
Quasi tutto questo lavoro, compreso il titolo, utilizza arrangiamenti e ri-arrangiamenti di algoritmi. Lavorando con la compositrice Kim Heera, Kim Ayoung ha creato un coro affascinante di suoni anormali, sperimentali, incoerenti e conflittuali ridisponendo le risorse testuali di vario tipo e gli spartiti della colonna sonora in base alle regole dei semplici algoritmi dei computer. Questo procedimento viene visualizzato su una parete con diagrammi di immagini, testi e spartiti che integrano i materiali di ricerca, l’arrangiamento delle voci e la loro trasformazione in base agli algoritmi. Applicando le regole dell’algoritmo a melodie normali e a strutture grammaticali o sintattiche – che, potremmo dire, rappresentano una moderna ideologia strutturale assolutamente razionale, logica e omogenea – nel suo stimolante lavoro l’artista presenta uno stile grammaticale che, all’opposto, è illogico. L’assenza, o lo smembramento, delle regole solitamente comprensibili conferiscono all’opera una potenzialità simbolica e interessanti lacune semantiche, ed eludono la chiarezza e il significato.
Utilizzando la sua ricerca in Medio Oriente, prolifico produttore di petrolio e fulcro di molte guerre recenti, l’artista dimostra le intersezioni fra i problemi del Medio Oriente, così come appaiono nella macrostoria della regione, e la moderna storia della Corea, che comprende le microstorie degli emigrati coreani che hanno lavorato nell’industria mediorientale del petrolio. Fra questi il padre dell’artista, funzionario governativo coreano degli anni settanta, un uomo di nome Oh Won Chul e Hajjiyah Dame Violet Penelope Dickson (1896-1991), una signora inglese che ha vissuto in Kuwait dagli anni venti agli anni settanta. I suoni che si ascoltano nello spazio espositivo provengono da registrazioni di voci che leggono, recitano e cantano uno spartito e un libretto scritti dall’artista basandosi sulla sua ricerca. L’opera comprende i dialoghi degli attori, le scene e la narrazione, ma i loro discorsi e i cori sono frammentati. In genere la narrativa e più un musical sperimentale che una storia comprensibile nella sua interezza; l’artista ottiene questo effetto mediante la combinazione, l’intersezione, il conflitto e la tensione fra storie decostruite e frammentarie, e il flusso musicale delle sillabe, ripetute in un coro ibrido dal suono interessante e arcano con una trama fonetica arricchita sperimentalmente.
Questo lavoro di teatro musicale sperimentale illustra una commistione eterogenea di suoni conflittuali, disarmonici e discordanti che evocano la narrativa imperialistica sul ricco olio nero che scorre dal deserto arido. La narrazione, sintetica ed evocativa, mette insieme altri due filoni: i racconti reali dei vari protagonisti che hanno preso parte a questa storia e il mito dello sviluppo progressivo della Corea del Sud, le cui grandi aziende non solo hanno contribuito a creare infrastrutture in Medio Oriente e nella sua industria petrolifera, ma ne hanno ricavato un boom della crescita economica coreana. Questi complessi elementi, se esaminati tutti insieme, rivelano la natura eterogenea del moderno Medio Oriente.

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  • Titolo: Zepheth, Whale Oil from the Hanging Gardens to You, Shell 3
  • Creatore: Ayoung Kim
  • Data di creazione: 2015
  • Diritti: Courtesy l'artista, foto di Andrea Avezzù; Courtesy la Biennale di Venezia, con il supporto di Arts Council Korea, con il supporto tecnico di Kwadrat Soft Cells
  • Materiale: installazione audio a sei canali, diagramma a parete, Composizione Musicale: Heera Kim
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