Bonaccorso Ghiberti (1451-1516), nipote del celebre Lorenzo, ne aveva ereditato la bottega, continuando l’attività di fonditore. Il suo zibaldone è un quaderno di appunti di architettura, ingegneria, metallurgia, matematica e geometria pratica. Vi si ritrovano spunti dal De architectura di Vitruvio e dal De re militari di Valturio, e diverse macchine ideate da Brunelleschi per la costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore. Possibile una sua mediazione nella conoscenza, da parte del giovane Leonardo, delle macchine di Brunelleschi e di altre tecnologie contemporanee (ad esempio, i progetti di ponti d’assedio semoventi, cfr. Codice Atlantico, f. 1074r).
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