Zwischen Lagos und Berlin

Karo Akpokiere
Nato a Lagos, Nigeria, nel 1981.
Vive e lavora a Lagos.

Karo Akpokiere ha conseguito nel 2006 l’Higher National Diploma (HND) in Graphic design presso lo Yaba College of Technology di Lagos, una delle istituzioni artistiche più qualificate della Nigeria. Avvalendosi di questa formazione per le sue opere, l’artista contempla la città di Lagos come luogo di indagini creative grazie al suo ruolo di polo commerciale e culturale. Più specificamente, cerca di comprendere la pletora di segni e segnali della città sullo sfondo delle sue condizioni socio-economiche e delle esperienze di vita quotidiana. Combinando testi e tecniche di disegno sia tradizionali che digitali, esamina da vicino gli elementi costitutivi della città come il panorama formato dalle multinazionali, la disuguaglianza economica e le attività religiose; poi manipola o dilata questi elementi per indicare nuove prospettive per vivere la città. Nella sua serie Lagos Drawings, per esempio, il dipinto Nigerian Mystic Visa Temple (2013) esamina il ruolo della religione nell’immaginario sociale di Lagos, adattando forme grafiche scovate in giro per la città, come adesivi e cartelli pubblicitari. Il suo linguaggio, che ha una base grafica, si distacca quindi dalle abituali forme di rappresentazione della città, generalmente realizzate con dipinti da cavalletto e fotografia documentaria.
L’opera che Akpokiere presenta alla Biennale di Venezia e Mega City Times, un racconto immaginario che, tuttavia, affonda le radici nella realtà. Lagos è una città che separa le persone in base alle fasce economiche. In quest’opera l’artista immagina di smembrare la città in due entità separate: Lagos-isola, paradiso dei benestanti, e Lagos-entroterra, dove la maggior parte della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. L’espressione popolare “nessuno viene a Lagos per contare i ponti” riflette l’urgenza che accompagna lo spirito febbrile della città e lo stimolo ad avere successo in campo economico. Mega City Times utilizza una collezione di dipinti, brevi strisce a fumetti, fotografie, adesivi e testi scritti a mano per riflettere sulle temporalità multiple e le diverse esperienze che si uniscono, si fondono, si spezzano e divergono per simulare il tessuto socio-economico di Lagos. Nell’opera di Akpokiere, cosi come nella vita reale, le ineguaglianze sociali, i sogni e le aspirazioni, la tradizione, la modernità e le diverse credenze rendono Lagos un affascinante spazio culturale.