Espressione artistica internazionale sviluppatasi in particolare tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70. Questa particolare forma d'arte si differenziava per il carattere di ribellione nei confronti della pittura, della scultura e della corrente anti-formalista della fine degli anni '60, che includeva l'arte concettuale e l'Arte Povera. Una serie di artisti, principalmente britannici e nordamericani, rivolse la propria attenzione direttamente alla natura. Tra questi ricordiamo in particolare Christo e Jeanne-Claude, Walter De Maria, Michael Heizer, Dennis Oppenheim, Robert Smithson e Richard Long. Questi artisti crearono immense sculture di grandezza naturale, a dimensione dello stesso paesaggio, oppure esponevano resoconti scritti e fotografici delle loro escursioni. A parte poche eccezioni, le loro opere (note anche come "earthworks") sono quasi inaccessibili, poiché si trovano in aree desertiche o abbandonate, lontane dagli insediamenti umani. La loro durata fu breve: a poco a poco furono distrutte dagli elementi atmosferici e spesso dall'erosione, per cui sono fruibili dai posteri solo tramite disegni preparatori, fotografie e filmati. Le stesse opere sono state viste da un numero veramente ristretto di persone e, talvolta, solo dall'artista stesso.